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Traduzione di Michele Obit

Il mattino si moltiplica come i pulcini nella stia dietro la casa. La luce impaziente cerca il punto di rottura – i raggi di sole vagabondi di fronte alla casa lo volgono a sensazione. Il giorno ci assedia da ogni parte, ma noi due siamo salve davanti all’intruso: c’è una fredda rete di ombre sotto le dita. La civetteria in tweed, la calma in cotone, i lampi di seta e il lungo infaticabile taglio delle forbici rumorose, che sanno fermarsi alla fine del viaggio. I bottoni in un disordine giocoso ed un filo sottile, appena visibile – l’atto del creare è salvo. Campioni di tessuto ondeggiano sui mobili e si lasciano perforare dove fa più male. Circondati da una vittima volontaria, deridiamo la bellezza, il lavoro sarà il nostro passaggio attraverso il giorno. Le parole sono inutili nella dovizia di attenzione. Il silenzio denso è come una lunga, lussuosa veste nella quale mi muovo con insolita destrezza e senza timore di cadere. Camminiamo lesti e come una attraverso l’altra, e non perdiamo tempo con digressioni. La pesante credenza scuote le sue preziosità ai nostri passaggi. Quando vi appoggio le mani, anche lei si rabbonisce.

 

Poesie di un giorno © Qudu libri 2019