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Traduzione di Michele Obit
Il comodino è colmo di proibizioni. A fondo nell’acqua benedetta immergo il naso gocciolante, tocco il Cuore esposto. Tutti i misteri sono a portata di mano. Santo Angelo Custode Mio sta accanto al letto, bello e eretto, al posto dei fiori dell’altare c’è una cupa parete verde con uno specchio, così che infine vedo la schiena – davvero gli crescono le ali. Ora si avvicina, ma non diventa più grande, è più piccolo. Minuscolo è, di buon umore, si siede in basso sulle tue labbra, che sono invece sempre più grandi ed emanano sempre più voci, scintillanti come sassolini sotto il torrente, e mormoranti. Santo Angelo Custode Mio già per la terza volta mostra il suo delicato volto. Ora sono davvero piccola io stessa, mi celo tra le pieghe delle lenzuola e ridacchio. Vorrei toccarlo, portarlo a me sul cuscino. Ma tra noi due c’è lo stretto sentiero dal naso alla bocca, più volte lo risalgo, lo ridiscendo, solo attraversarlo non oso. Questo lineamento appartiene a te, ma non come albero che immerge la propria certezza nella terra, piuttosto come nuvola che un solitario osserva attraverso la finestra, e mentre la sua attenzione è assorbita dal viavai della strada, il vento la disperde nel cielo.
Poesie di un giorno © Qudu libri 2019